Eccolo là… il signor Maldistomaco!
Non ho nemmeno fatto in tempo a ritirare il risultato delle analisi per avere conferma che sono davvero incinta, che il signor Maldistomaco ha fatto la sua entrata trionfale.
Durante la prima gravidanza, o meglio durante i primi mesi della prima gravidanza, il mal di stomaco non mi ha dato tregua.
Lavoravo a 30 km da casa e mi muovevo con i mezzi. Inizialmente prendevo l’autobus e sembrava andare tutto bene.
Poi una sera, mentre stavo rientrando a casa, mi sono sentita particolarmente male. Avevo mal di pancia e sudavo quasi freddo. Ho cominciato ad avere paura.
Il mal d’auto mi stava uccidendo. Ne soffro e ne ho sempre sofferto, ma nei primi mesi di gravidanza è stato tremendo. Soprattutto perché in gravidanza qualunque cosa ti succedeva prima non sai mai se avrà lo stesso effetto anche dopo.
Io soffro di mal d’auto da quando ero piccola e sono abituata a gestirlo se mi capita di stare male.
Quella sera, però, ritornando a casa, non bastava evitare di leggere o di guardare il cellulare. Non bastava guardare fuori dal finestrino. Non bastava fissare un punto lontano o seguire lo scorrere delle linee sull’asfalto.
Quell’autobus mi sembrava una scatola buia, ovunque guardassi era come se avessi gli occhi chiusi. Non riuscivo a farmi passare quel maledetto fastidio e ho percorso tutta la strada parlando al telefono con mio marito.
Da quel giorno ho preso sempre il treno facendo sia all’andata che al ritorno quasi un chilometro a piedi per raggiungere la stazione ferroviaria.
Durante la prima gravidanza lavoravo in ufficio e avevo sempre qualcosa da smangiucchiare.
In questa seconda gravidanza, invece, difficilmente ho in dispensa cibo adatto a spuntini perché non sono abituata a farli.
Il problema è che mi è successo spesso di avere di colpo la sensazione di un buco allo stomaco per la fame da fare invidia alle Grotte di Frasassi e mi sarei mangiata qualunque cosa mi trovassi a tiro.
Il secondo problema è che dopo qualche boccone mi sentivo subito piena ed eccolo che si presentava inesorabile il mal di stomaco.
Come ho raccontato nell’ultimo articolo, vado matta per il pane con tonno e maionese spalmati sopra. Un giorno a pranzo non avevo nulla di veloce da mangiare. Quando ho aperto il frigorifero per prendere la maionese, gli occhi mi sono caduti su un barattolo di pomodorini secchi.
Così mi sono tagliata tre fette di pane e sull’ultima ho deciso di metterne qualcuno.
Non l’avessi mai fatto!
I pomodori mi hanno disgustata talmente tanto che sono dovuti passare mesi prima di riuscire a mangiarli di nuovo.
Nei primi mesi della prima gravidanza mi succedeva spesso di sentirmi piena, mentre nella seconda gravidanza mi è capitato praticamente quasi a ogni pasto. Tranne un sera!
Avevamo comprato la pizza per cena e ne avevo scelta un senza mozzarella appositamente, perché mi appesantisce e in più avevo pensato di dividerla con mia figlia.
Finita la pizza ne avrei mangiata un’altra ultramega farcita e quasi mi sono morsa i gomiti per non averla presa bella ricca.
Addormento mia figlia, torno in soggiorno e… ta-dan: eccolo là il signor Maldistomaco.
Mi sono messa sul divano a guardare la tv e poco dopo ho iniziato a sentire fastidio allo stomaco. Un fastidio che non passava qualunque posizione assumessi. Ho deciso perciò di alzarmi e sedermi al tavolo sperando che una posizione più eretta mi aiutasse.
Durante il secondo trimestre non sapevo mai cosa mangiare perché non sapevo quale effetto potesse avere sul mio stomaco.
Una mattina bevevo il latte coi biscotti come al solito. A un certo punto ho sentito una sensazione di nausea e ho dovuto smettere all’istante.
Per fortuna col passare delle settimane il signor Maldistomaco ha deciso di andare in vacanza, per ripresentarsi in questi ultimi giorni. A essere più precisa ha mandato in missione la sorella: signora Acidità.
Ci sono stati giorni nell’ultimo mese in cui ogni cosa mangiassi si tramutava in acidi che mi risalivano in gola.
Secondo la stupidità popolare questo fastidio (assieme al bruciore di stomaco) viene perché crescono i capelli al bambino.
Secondo tesi leggermente più affidabili ci sono due cause:
- l’utero aumenta di dimensioni comprimendo l’intestino;
- la produzione di progesterone, che rilassa la muscolatura, aumenta e quindi influisce anche sulla valvola che chiude lo stomaco e impedisce la risalita degli acidi.
E tu, in balia degli eventi, aggiungi un altro fastidio alla lunga lista di effetti collaterali della gravidanza pensando: “cosa mi ero fumata quando ho pensato di rimanere incinta di nuovo?”.
5 pensieri su “Gravidanza e il signor Maldistomaco!”
Sono incinta per la seconda volta è come la prima la gravidanza fa schifo ! Leggere i tuoi racconti mi fa sentire meno sola. Quando dici che preferiresti scalare una montagna che stare così di merda mi trattano male “ che mamma sei “. È stato così anche la prima volta e se l’ho fatto è solo perché so che poi ne vale la pena però oggi penso di continuo : ma chi me lo ha fatto fare ? 😞
Qua la mano sorella!
Come dico sempre io: meglio fuori che dentro.
Sembra che fare figli debba per forza essere una cosa fantastica, quando invece è l’esatto opposto.
Per carità, io guardo i miei figli e a volte mi commuovo pensando che sono mamma e che sono stata molto fortunata.
Ciò non toglie che sopporto dolori e fastidi dal 2018, ovvero da quando sono rimasta incinta della mia prima figlia.
Quando ti sentirai sola e incompresa, torna qui a leggere le mie disavventure… come si dice? Mal comune, mezzo gaudio, no?!
Grazie del tuo commento.
A presto!
Idem, gravida da due mesi ho nausea h24, mal di pancia, non riesco quasi a bere dal mal di stomaco, sono diventata stitica, ho mal di testa, faccio fatica a fare qualsiasi attività fisica che prima era normale. Non parliamo poi dell’estetica: capelli unti e secchi allo stesso tempo, pelle grassa e disidratata, mani e piedi gonfi anche se non mangio nulla. Se gli uomini passassero anche solo 1 mese così forse inizierebbero a capire qualcosa del nostro mondo!
Ciao!
Tranquilla che mamme come me e te ci sono… solo che non ce lo dicono 😉
Non ascoltare quelli che ti dicono ‘che mamma sei’, piuttosto rispondi loro che sei una mamma consapevole. Consapevole di ciò che ti sta accadendo nel bene e nel male e forse loro che parlano così, evidentemente, non lo sono.
Un abbraccio forte!